domenica 7 marzo 2010

19° Post - Valori gerarchici

Un saluto a chi mi legge.

 

Faccio una breve premessa alla mia riflessione:
Nei libri di Storia come noi usualmente conosciamo, i Nomi, i Personaggi, hanno un "ruolo" predominante quasi esclusivo rispetto a tutto  il resto degli Uomini, sono le "gesta" di Essi che formano la conoscenza per i Molti. E' così sia nel campo Filosofico, come in quello Religioso, in quello Storico, Politico o Scientifico, conosciamo  Condottieri, Costruttori, Poeti, Artisti, Navigatori, Inventori ecc., e benchè (l'esperienza del presente lo fa comprendere) ogni Individuo a qualunque stato sociale appartenga, sia fondamentale per se stesso e per la cerchia nella quale si trova a vivere, a loro non è riservata alcuna "evidenza storica", naturalmente questo è molto ragionevole.

Gerarchia : dal greco IERARCHIA composto di IEROS sacro e ARCHIA da ARCHEIN presiedere.      Complesso dei gradi dell'ordine ecclesiastico e per estensione in qualsiasi ordine sociale.                          
  (da Dizionario Etimologico Online)

Sia nel Regno Naturale che nel Regno Umano, esistono precisi comportamenti gerarchici che servono a determinare valori, compiti, responsabilità, utilità, differenze ecc.

All'interno di uno stesso "Gruppo sia Umano  che di Natura", l'emergere delle differenze, dei compiti, delle capacità, utili e necessarie alla stessa vita del "Gruppo" si manifestano in "valori individuali" perchè ritengo già "inscritte" nei soggetti prescelti, i quali serviranno da "guida" da "riferimento" ai vari componenti il Gruppo stesso.

Ed è il significato, il perchè di queste "differenze" le quali si manifestano senza che vi sia una volontà individuale determinata e determinante, che vorrei comprendere.

Le migliori capacità che si manifestano all'interno del "Gruppo" in alcuni soggetti, sono necessarie a definire compiti e valori di comportamento per gli altri componenti, ma ritengo che tale "selezione" rappresenti l'esteriorizzazione di "meccanismi interni più profondi" meccanismi selettivi che inizialmente come detto non contemplano una scelta consapevole del soggetto che si trova poi ad essere "il riferimento" per i più.

Ed è "la natura e lo scopo" di questa "selezione naturale" che rappresenta per la mia comprensione un Mistero che vorrei comprendere.


Cordialità
Sopangi. 


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