sabato 30 luglio 2011

152° Post - Considerare in libertà.

Un saluto a chi mi legge.


L'atto del considerare, porta in sé, numero e misura, potenza e ordine.
Quando l'atto del considerare è stato "isolato" dalle reazioni contenute nella natura  soggettiva, perchè comprese e tenute dal centro del proprio essere, con  l'atto del considerare si può "cogliere" l'essenziale natura  dell'oggettività osservata.
Considerazione e Osservazione, disvelano allora il significato della percezione Semplice, libera e affrancante, se pur composta e ragionevole.

Cordialità,
Sopangi.

mercoledì 20 luglio 2011

151° Post - Comprendere il Limite.

Un saluto a chi mi legge.


Riflessione :
viviamo un "tempo" in cui è possibile esercitare la propria capacità riflessiva, anche sui temi fondamentali del nostro esistere, ciò che fino a non molto "tempo" fà, è stato quasi esclusivo appannaggio degli "specialisti" del Filosofare.
Quando per qualche motivo ci imbattiamo nei Nomi che hanno fatto la Storia della Filosofia Occidentale, (Platone, Aristotele, ecc.) può nascere in noi un qualche sentimento di riverenza che sè giustificato dal valore culturale degli insegnamenti che queste Persone hanno tramandato ai posteri, può quel sentimento, divenire ostacolo ad una "libera" ricerca dei significati che quegli Insegnamenti hanno cercato di trasmettere, libera ricerca che può contemplare la possibilità di confutare, per "vedere" se vi sia la possibilità di cogliere del Nuovo, di andare "oltre" i contenuti di quel Tale Autore, pur nel rispetto di quanto trasmesso, rispetto, poichè siamo in grado di considerarne liberamente i tempi e i luoghi diversi dal nostro Oggi.

Ho pensato di riportare una pagina del Timeo di Platone vista l'Importanza che questo Autore ha avuto nella Cultura Occidentale, dando un titolo a questo Post che potrebbe suscitare una comprensibile reazione in chi vede nell'Autore, un riferimento non sostituibile, ma il mio intento vorrebbe essere appunto quello di dimostrare che avvolte l'attaccamento che si determina in noi nei confronti di Autori di così alto valore,  non ci consente di andare "oltre" perchè pronti a giustificarne i contenuti pur di salvaguardare le  "Emozioni" che le Letture di quell'Autore possono aver suscitato in noi. Forse non ci rendiamo conto  che così facendo ci impediamo di cogliere quel Nuovo che, per sua Natura non rappresentabile per immagini, può essere Matrice in "ogni" Tempo e non solo rivolto a quanto trasmesso dal Passato, dando così alle nostre intime potenzialità, la possibilità di trovare Terreno per le proprie espressioni e con la gioia di una possibile "utile" compartecipazione ai perchè fondamentali del nostro Comune Esistere.

Cordialità
Sopangi.

Trascrivo dal Timeo di Platone - BOMPIANI EDITORE - A cura di Giovanni Reale - pag. 205

La produzione dell'anima irascibile da parte degli dèi creati e sua collocazione nel torace.
     E costoro, imitandolo, dopo aver ricevuto il principio immortale dell'anima, formarono intorno ad essa il corpo mortale, e le diedero tutto questo corpo come un veicolo, e costituirono, inoltre, dentro al corpo un'altra specie di anima, quella mortale, che ha in sé terribili ed inevitabili passioni: in primo luogo il piacere, esca di male grandissima, e inoltre i dolori, che mettono in fuga i beni, e l'audacia ed il timore, che sono consiglieri senza senno, e la collera, che è difficile da placare, e la speranza che si lascia facilmente sedurre. E mescolando queste cose con la sensazione che è priva di ragione e con l'amore che rischia tutto composero, secondo necessità, la stirpe mortale.
    Per queste ragioni, avendo timore di contaminare il divino più dello stretto necessario, separatamente da quello collocarono il mortale in un'altra dimora del corpo, costituendo un istmo e una delimitazione fra la testa ed il petto, ponendo in mezzo ad essi il collo, affinchè avesse luogo la separazione. Dunque, nel petto e in quello che si chiama torace, collocarono la specie mortale dell'anima.
    E poichè una parte di essa aveva una natura migliore, e, invece, l'altra parte aveva una natura peggiore, barricarono la cavità del torace, come si fa separando l'abitazione delle donne da quella degli uomini, ponendovi nel mezzo il diaframma.
     Pertanto, la parte dell'anima, che partecipa del coraggio e dell'ira, essendo bramosa di vittoria, la stanziarono più vicina alla testa fra il diaframma e il collo, in maniera che, potendo dare ascolto alla ragione, con forza reprimesse insieme con essa la razza delle passioni, qualora essa non acconsentisse ad ubbidire in nessun modo alla ragione e al comando dell'Acropoli.

lunedì 11 luglio 2011

150° Post - 16 Dicembre 1974

Un saluto a chi mi legge.

 Penso che da quando l'Uomo ha preso consapevolezza di sè e di sè nel Mondo percepito, sia "iniziata" la ricerca dell'Altro da sè. L'Altro, pensato e "visto" attraverso le ignote porte della propria percezione interiore. Lungo i millenni che si sono succeduti, tale "ricerca" non è mai venuta meno, e molteplici sono state le Rappresentazioni e le Interpretazioni che ancora oggi anche se non in forma "pulita" possiamo conoscere.
Ma solo dal secolo scorso, l'Uomo per la prima volta ha avuto la possibilità-capacità, di rivolgere il proprio "richiamo" attraverso Strumenti da lui stesso "creati".
Riporto di seguito un Articolo tratto  dal "Manuali Rusconi" di Giorgio Rivieccio - Enciclopedia Cronologia delle Scoperte e delle Invenzioni - l'Articolo è : 1974, 16 Dicembre INVIATO IL PRIMO MESSAGGIO RADIO VERSO ALTRE CIVILTA' - pag. 311

Dall'osservatorio radio-radar di Arecibo(Portorico) l'umanità invia il primo messaggio radio diretto ad altre intelligenze extraterrestri. Concepito dall'astronomo americano Carl Sagan (1934), il messaggio è diretto verso l'ammasso globulare M13 lontano circa 25.000 anni luce e riassume in un certo senso le specifiche fondamentali della vita sul pianeta Terra. Il segnale contiene 1.679 bit; all'inizio si dice che il messaggio è in codice binario, poi vengono descritti i numeri atomici degli elementi fondamentali di cui è composto l'uomo (idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno e fosforo) e viene rappresentata la doppia elica del Dna. Segue il numero della popolazione totale terrestre e vengono indicate le dimensioni dell'essere umano quale multiplo della lunghezza d'onda su cui è inviato il messaggio (12,6 cm). Infine, viene rappresentato il sistema solare con il pianeta da cui è partito il messaggio e il radiotelescopio che lo ha inviato. Se il messaggio raggiungerà una civiltà evoluta (e in grado di comprenderlo) nella M13, potremo aspettarci una risposta tra 50 mila anni.

Cordialità
Sopangi.  

mercoledì 6 luglio 2011

149° Post - Invito alla Lettura.

Un saluto a chi mi legge.



Un Saluto ed un Invito: ( con rif.to a quanto  scritto nel mio Post 122 del 6 Gennaio 2011)

Se hai "tempo" cerca fra i 120 Post pubblicati da Sopangi nell'Anno 2010, "forse" vi troverai "qualcosa" che varrà l'impegno di essere letto, potrebbe servire a favorire una Tua riflessione sull'argomento trattato, o a comunicarTi, un sincero sentimento donato.

Cordialità
Sopangi
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