sabato 8 dicembre 2012

209° Post - La Cultura del Silenzio.

Un saluto a chi mi legge.





Voglio innanzitutto precisare che il titolo di questo Post, "La Cultura del Silenzio" non vuole essere una antitesi alla vita sociale che stiamo vivendo e sperimentando. Penso che i "sistemi" Tecnologici che stanno cambiando il nostro modo di vivere (rispetto ai tempi storici precedenti), abbiano una loro ragion d'essere e che dalla accettazione discriminante di questi sostanziali cambiamenti, dalla loro specifica Funzione, possa determinarsi un Rinascimento inclusivo.
Fatta questa "personale" e breve premessa, invito il Lettore di questo Post, ad orientare la propria "attenzione" e "riflessione" sul significato della parola Cultura quale Contenitore delle "espressività prodotte" dal nostro Umano vivere, quindi provando forse, "interrogante stupore" per la "qualità e quantità", accostare consapevolmente alle proprie considerazioni sul "valore" della Cultura,  ciò che la parola Silenzio, nel caso, potrebbe voler significare.
Così facendo mi auguro di aver fatto comprendere cosa ho cercato di comunicare con il Titolo di questo Post.


Cordialità,
Sopangi.

sabato 10 novembre 2012

208° Post - Devozione all'Immagine.

Un saluto a chi mi legge.



Riflessione di Sopangi:


Etimologicamente la parola "devozione" significa : stato d'animo di reverenza, affezione, obbedienza, venerazione. Provo però anche a configurarla come una parola composta da dovere e azione (devo-azione), ciò fa comprendere il "movimento" a cui la parola rimanda e che può coinvolgere la nostra complessità istintiva-emozionale-mentale. La misura della intensità è data dal grado di consapevolezza con cui ci apprestiamo a mettere in atto il "movimento" che la parola devozione porta in se.
Penso anche che, al di là delle configurazioni cui la parola devozione ha assunto nel "tempo" relativamente ai "luoghi" e "culture diverse", l'atto della devozione sia "già inscritto" nella struttura di ogni essere vivente e che le configurazioni di volta in volta assunte siano comunque determinate dalla loro innata "radice" naturale.
Tale "radice naturale" a mio avviso ha valore in se a prescindere dall'Immagine cui l'atto della devozione si riferisce e perché vi sia devozione, naturalmente prima vi deve essere un "riconoscimento" del "valore" dell'Immagine e potrebbe risultare proficuo considerare anche come e perché nasca in noi il "riconoscimento del valore".
La Devozione è "produzione" di vitalità.
L'Immagine è la rappresentazione visiva di una "idea", sulla quale possiamo esercitare il proprio atto di devozione.
La natura della "idea", ciò che "l'idea" racconta e dice rappresenta quindi l'anima dell'Immagine, è attraverso essa che il luogo ove l'Immagine viene posta, diviene "contenitore" e "trasmettitore" di vitalità.
Nel luogo ove risiede l'Immagine, anche la "vitalità" trasmessa da ogni partecipante (anche se in diversa misura), contribuirà a determinare quell'Atmosfera vitale nella quale ogni partecipante potrà trovare un proprio "compimento".

Cordialità,
Sopangi.

martedì 9 ottobre 2012

207° Post - Consapevolezza Armonica.

Un saluto a chi mi legge.



Praticare  evolvendo...
cogliere la realtà,
visivamente e intimamente percepita
esercitando intelligenza ed emozione,
facendo si, che,
la propria "produzione"  di immagini,
si accordi,
con la ragionevolezza applicativa.

Cordialità,
Sopangi.

giovedì 6 settembre 2012

206° Post - Poetando in Fiorentino.

Un saluto a chi mi legge.


Poetando in Fiorentino.

da i Dugento a i Cinquecento
se Te t'attungi i Mille,
Tu passerai a un tempo sopraffino,
i Mondo allora conosciuto,
ricevette un Bell'impulso...
perchè e fiorì in riva all'Arno
dimorto Genio Fiorentino.


Cordialità,
Sopangi.

giovedì 9 agosto 2012

205° Post - La Geometria del Suono.

Un saluto a chi mi legge.


Chiesa di Santa Trinita - Firenze



Vi sono Luoghi "particolari"
architettonicamente "costruiti" dall'Uomo,
che oltre alla bellezza delle loro visibili forme,
possono trasmettere
all'attento Visitatore,
il Suono che la geometria "dell'insieme" comunica.
Accordarsi a questo Suono silenzioso,
dà la possibilità di "cogliere"
la Maestria dell'Ingegno in atto,
fonte, di riverente stupore.

Cordialità,
Sopangi.

venerdì 13 luglio 2012

204° Post - La ricerca della Stabilità

Un saluto a chi mi legge.




La ricerca della Stabilità.


Vi è un "codice lineare"
che determina la complessità dei sentimenti
che si palesano alla nostra consapevolezza,

vi è un "compito" non scritto,
che crea impulso
per la comprensione del suo significato.



Cordialità,
Sopangi.

sabato 9 giugno 2012

203° Post - Nutrire la Consapevolezza.

Un saluto a chi mi legge.




Ciò che è "visto"
può essere "conosciuto"

ciò che è "conosciuto"
porta in sé la sua "rivelazione"

la "rivelazione" del "conosciuto"
predispone la "giusta" azione.


Cordialità,
Sopangi.

mercoledì 9 maggio 2012

202° Post - Limite dell'Interpretare.

Un saluto a chi mi legge.






da Dizionario Etimologico - Rusconi Libri - 2004
(riporto parzialmente)


interpretare s.f. cfr intèrprete
SIGNIFICATO  l'interpretare; spiegazione di cosa oscura;
recitazione di una parte; esecuzione.


intèrprete s.m. c.f. dal latino interpres (= propriamente mediatore),
per altri la radice è prat- / pret (= far conoscere),
come nel greco phràzeiu (= spiegare, mostrare) e nel gotico frathas (=intelligenza).
SIGNIFICATO chi traduce in altra lingua - chi riferisce e spiega i pensieri altrui.


Penso sia possibile considerare che la nostra Consapevolezza si "nutra" di "conoscenza trasmessa", conoscenza che va a dare "significato" alla propria esperienza conoscitiva diretta.
Molti sono i "Pensatori" che nel tempo storico hanno operato sulle Idee, per elaborare e trasmettere Conoscenza, quella Conoscenza che porta in sé tutte le interpretazioni intellettive che hanno avuto ed hanno come scopo quello di interpretare dando risposte, agli "interrogativi" della nostra vita, che di volta in volta si sono presentati e si presentano alla nostra Consapevolezza, nei molteplici "contesti vitali", per le rispettive situazioni.
Il Patrimonio conoscitivo acquisito nel tempo storico è immenso e non è certo nelle mie possibilità quello di analizzarne i molteplici contenuti, per "fortuna" ci sono i "Mezzi" perché questo possa essere attuato, naturalmente per chi lo voglia, così che il Patrimonio conoscitivo può essere a disposizione di "tutti", pur se in gradi diversi, secondo le capacità personali acquisite e che comunque possono sempre essere più agevolmente ampliate.
La Conoscenza ha un "ruolo" fondamentale nella nostra vita, questo è almeno il mio pensiero, mi permetto comunque in questo mio Post di considerare che il Patrimonio conoscitivo pur per il  Valore che porta in sé può avere nel suo interno anche il "limite della interpretazione".
Accettando, verificandone l'assunto, senza naturalmente inficiarne il Valore, vorrei provare, forse utopisticamente ad andare "oltre" le contrapposizioni che la "personalizzazione" della Conoscenza molto spesso ha procurato e che ancora procura, limitandoci così "forse" la possibilità di "respirare" il Significato del Conoscere.


Cordialità,
Sopangi.

sabato 7 aprile 2012

201° Post - Beneficiare, praticando.

Un saluto a chi mi legge.




Esercitare l'ascolto
nella naturale dimora,
centro, nel proprio cuore
e... "cogliere"
la realtà dello spirito informale,

con la ripetuta consapevole pratica,
le proiezioni mentali si acquietano,
distinguendone il loro senso
e... nel "silenzio" trovato,
la semplicità può palesarmi il suo significato.


Cordialità,
Sopangi.

sabato 10 marzo 2012

200° Post - Esercitarsi a Riflettere.

Un saluto a chi mi legge.


Si può pensare che l'idea di Impossibile,
sia una interpretazione limitante
conseguenza di un "atteggiamento" mentale
 a cui si voglia porre rimedio, 
perchè ciò che si crede impossibile, così,
si traduca in possibilità,
ed in particolari situazioni
ciò può indicarci che questa sia la opportuna soluzione,
ma può rappresentare anche,
la intelligente interpretazione di un "limite"
che la Natura ci trasmette,
e che la propria soggettiva "sensibilità"
rivolgendo una attenta "valutazione",
comprendendone del limite, la causa,
possa con ciò, attuare per sé, la benefica azione,
accettando così di ciò che ci appare Impossibile, 
la sua ragionevolezza.


Cordialità,
Sopangi.

sabato 3 marzo 2012

199° Post - Un Saluto ed un Invito.



Se hai "tempo" cerca fra i vari Post pubblicati,
"forse" vi troverai "qualcosa" che vale l'impegno di essere letto,
potrebbe servirti a favorire una Tua riflessione sul tema trattato,
a condividere un mio sentimento donato,
o a darti un "momento", attraverso la visione di un Video pubblicato.

Cordialità,
Sopangi.

domenica 26 febbraio 2012

198° Post - Poetando.

Un saluto a chi mi legge.


Oggi è una bella giornata di Primavera,
pur essendo ancora in Inverno,
i suoni  che la Natura trasmette
accompagnano i miei passi,
i Suoi profumi acuiscono i miei sensi,
provo a tradurre in pensieri
il Beneficio che provo,
ma, consapevole del "limite",
né accetto il semplice ascolto. 


Cordialità,
Sopangi. 



venerdì 24 febbraio 2012

197° Post - Ragionevolezza e Responsabilità.

Un saluto a chi mi legge.


 A differenza degli "appartenenti" ai Regni di Natura, Animale, Vegetale, Minerale, l'Uomo, dal "momento" in cui ha presumibilmente "iniziato" ad avere Consapevolezza creativa del Mondo circostante, "inserendosi" nella percezione attiva di un Mondo più vasto, si è posto  in un "diverso" rapporto vitale, rispetto agli "Altri" esseri viventi, al contrario di Questi, infatti, la capacità umana di  Conoscere ed Operare, non sembra avere un "limite" che si possa definire.
E' in questa "ragionevole" constatazione, che il "senso di responsabilità" dovrebbe trovare il proprio "luogo" di riferimento, determinando così fattive Azioni di consapevole compartecipazione in un Mondo pur sempre da condividere.


Cordialità
Sopangi.

mercoledì 15 febbraio 2012

196° Post - Semplice e Complesso.

Un saluto e buona visione.

Cordialità,
Sopangi.

lunedì 13 febbraio 2012

195° Post - Consapevolezza della Reciprocità

Un saluto a chi mi legge.




Rispettare, comprendendone le motivazioni,
le capacità conoscitive "altrui",
perché la capacità del conoscere
è parte costitutiva di Tutti,
anche se manifestata in molteplici gradi conoscitivi,
e non, accettazione passiva dell'altrui conoscenza.

Penso che nessun Autore, possa dirsi "unico",
l'uno e l'altro, rappresentano
il Senso della vita Umana.

E' nel reciproco riconoscimento
che si palesa il Significato del Nostro esistere.


Cordialità,
Sopangi.

sabato 11 febbraio 2012

194° Post - Gobekli Tepe

Un saluto a chi mi legge, buona visione e buone riflessioni.


Quest'oggi mi sono recato in Libreria, nel centro di Firenze, volevo trovare un qualche "scritto" che trattasse di un argomento che sto cercando di approfondire in questi giorni e così guardando fra gli innumerevoli libri disposti ed esposti  nei vari scaffali, per trovare quanto andavo cercando, ho posato lo sguardo sulla copertina di un libro il cui argomento non era ciò che stavo cercando, ma che ha attratto comunque la mia attenzione, perché parlava di una "rivoluzionaria" scoperta Archeologica. Sono così venuto a conoscenza di un sito archeologico di cui non avevo mai sentito parlare ed a cui voglio dedicare questo mio Post.

da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gobekli Tepe (Portasar in armeno, Girè Navokè in curdo) è un sito archeologico presso la città di Sanliurfa nell'odierna Turchia, presso il confine con la Siria, risalente all'inizio del Neolitico, (Neolitico preceramico A) e alla fine del Mesolitico. Vi è stato rinvenuto il più antico esempio di tempio in pietra (11500 - 8000 a.C. circa), la cui erezione dovette interessare centinaia di uomini nell'arco di tre o cinque secoli. Le più antiche testimonianze architettoniche note in precedenza erano le ziggurat babilonesi, datate 5000 anni più tardi.
L'articolo continua su Wikipedia.


Recatomi nella mia abitazione, ho cercato su Internet per saperne qualcosa di più.
Quanto viene detto di questo Sito archeologico, potrebbe modificare sostanzialmente molte delle "notizie" che sono state tramandate sulla nascita ed evoluzione della Civiltà. 
Il filmato che di seguito presento, spiega l'importanza della scoperta e pone interrogativi sulla origine della nostra Civiltà così come è stata presentata fino ad oggi.

Cordialità,
Sopangi



Ringrazio l'Autore del Video.








domenica 5 febbraio 2012

193° Post - Interpretazione del significato.

Un saluto a chi mi legge.




Spesso le Azioni che si svolgono nella Nostra vita, hanno preso avvio da Idee i cui confini fra Fantasia e Realtà risultano estremamente tenui da decifrare, (molti eventi Storici ce lo possono dimostrare) si da far sorgere l'interrogativo alla mia ragione, del "perché" ciò possa avvenire. E' un interrogativo che spesso mi sono posto ed al quale non ho saputo dare una "ragionevole" risposta, forse il Lettore che dovesse trovarsi a leggere queste mie poche righe, potrà darne una significativa interpretazione.



Cordialità,
Sopangi.





giovedì 2 febbraio 2012

192° Post - Fantasia e Realtà.

Un saluto a chi mi legge.





Etimologicamente la parola "Fantasia" significa, "facoltà della mente di rappresentare l'immagine di cose inesistenti" ( da Dizionario Etimologico - RUSCONI Libri) mentre la parola "Realtà" significa, "che esiste, vita, mondo" .
Siamo nell'anno 2012, e, già da alcuni anni, sia sulla Stampa che in vari siti Internet, oltre a Films, Libri ed altro,  per questo Anno in corso, si evocano "profezie particolari". Non intendo addentrarmi nella disamina di così tante opinioni, circa ciò che dovrebbe "accadere" in questo anno. Invito alla riflessione il Lettore,  sulla differenza che vi è fra le due parole sopra indicate (Fantasia e Realtà), ed a focalizzare la propria attenzione, con opportune considerazioni, sul fatto storicamente verificabile che molto spesso le Azioni che hanno determinato molti "eventi" a volte estremamente dolorosi per la "moltitudine" delle persone umane (e non solo), avevano preso origine dalla "Fantasia" di "alcuni Personaggi", che l'hanno voluta e potuta affermare come "Realtà" (avendo il "potere" di farlo), con tutto ciò che questo ha potuto e dovuto significare. 
Non possiamo che augurarci, che la conoscenza della "natura" della nostra mente, delle cause che determinano le sue produzioni,  possa essere sempre meglio compresa e divulgata, da tutti Coloro che sono chiamati allo studio della stessa, dedicando il loro Impegno, per accrescere sempre più l'individuale intendimento, si da determinare conseguentemente con atti consapevoli, Azioni appropriate, per il Nostro bene comune.


Cordialità,
Sopangi.

mercoledì 1 febbraio 2012

191° Post - Documentario Discovery Channel Italia

Un saluto, buona visione e buone riflessioni.



Un ringraziamento agli Autori del video.



Cordialità, 
Sopangi.

sabato 28 gennaio 2012

190° Post - ancora... Storia di Significati.

Un saluto a chi mi legge.




Vi sono "momenti" in cui è il Silenzio 
che dà significato alla Storia...
quando risultano "enigmaticamente"
alla propria riflessione,
il "senso" di "certi" eventi.

Cordialità,
Sopangi.



mercoledì 25 gennaio 2012

189° Post - Storia di Significati.

Un saluto a chi mi legge.





riflessione : molte delle "storie" tramandate, che nel tempo in cui si svolgevano apparivano all'intendimento di coloro a cui erano indirizzate, "cosa certa" (e che alla conoscenza dell'oggi, per alcuni fatti narrati, cosa certa non sono), hanno di fatto rappresentato in molti casi il "motore evolutivo" per la Cultura Occidentale.
E' senza dubbio un interrogativo a cui non è facile dare ragionevole riposta, il fatto che, nonostante molto spesso le storie tramandate rappresentino "oggi" Racconti di Fantasia, pure, tali Racconti, hanno rappresentato nei tempi a Loro seguenti, e, ancora oggi in molti casi, rappresentano, "fonte di ispirazione" a cui la nostra Cultura attinge.




Cordialità,
Sopangi.

lunedì 23 gennaio 2012

188° Post - Conoscenza e Rispetto.

Un saluto a chi mi legge e buona visione.



Un ringraziamento all'Autore del video.

Sottopongo alla propria riflessione, un documentario suddiviso in tre parti, avente come "argomento" il Cervello Umano.
Questo "nostro" organo ancora in parte sconosciuto nelle sue "funzionalità" suscita in me, un sentimento di riverente sorpresa, così come del resto tutte le "componenti" che formano il "nostro" Corpo e che esprimono una vitalità "geometrica" silente al nostro intendimento, eppur sempre efficiente, durante tutto il percorso della nostra vita.


Cordialità,
Sopangi.

sabato 21 gennaio 2012

187° Post- Conoscersi.

Un saluto a chi mi legge.




Riflessione personale :

le conoscenze mediche e scientifiche in nostro possesso, relative ai "meccanismi" che animano la "nostra" struttura psico-fisica e che si sono evolute nel tempo storico,  sono ancora parziali, benché negli ultimi 100 anni siano stati fatti notevoli progressi conoscitivi sulla natura e sulle leggi che né regolano i vari "processi", con conseguente beneficio per "tutti" gli esseri umani.
Ciò che muove la mia riflessione, senza peraltro riuscire a darmi una risposta ragionevolmente soddisfacente, è sulla natura del rapporto che vi è con la "propria" struttura psico-fisica.
Cerco di spiegarmi meglio per quanto posso riuscire:
si usa dire, il mio corpo, la mia mente, le mie emozioni, i miei pensieri, o la mia mano il mio piede, il mio cuore, il mio cervello, ecc., ma, questo "mio" implica un "possesso", come cioè se le parti distinte che compongono la "mia" struttura, fossero "oggetti" e non "parti" fondamentali del mio "essere" e la cui intima natura conosciamo in modo estremamente parziale nelle loro dinamiche vitali, per non parlare della conoscenza che possiamo avere delle mirabili strutture infinitesimali che compongono le "parti", mosse da un "sorprendente" unico moto di intenti, così per questo ed altri motivi il più delle volte dobbiamo "documentarci" se vogliamo acquisire maggiore conoscenza sulle intime dinamiche che né regolano i vari processi.
La domanda che mi pongo è, perché vi sia una "separazione" fra l'io che percepisce e il "mio" corpo la "mia" mente ecc., perché questa "carenza" di autoconoscenza.
Da molto tempo l'Uomo ha avvertito questa "separazione", molto probabilmente, ma questa è solo una mia personale ipotesi, da quando è fiorita nella mente dell'Uomo, la consapevolezza di sé e dell'altro con la conseguente capacità creativa e trasformativa di sé e del mondo circostante, e, nel tentativo di conoscerne sia le ragioni che i suoi "meccanismi"  ha formulato le più varie teorie, molto spesso "forse" allontanandosi da quella che vorrei supporre come una "sola" ragionevole realtà, benchè non decifrabile per me nella sua interezza e che ancora rappresenta una spinta evolutiva del conoscere.


Cordialità,
Sopangi.

giovedì 19 gennaio 2012

186° Post - Firenze

Un saluto, buon ascolto e buona visione.





uno sguardo, un sospiro, un'emozione.


Cordialità,
Sopangi.

lunedì 16 gennaio 2012

185° Post - Glenn Miller e la sua Orchestra

Un saluto, buon ascolto e buona visione.





Cordialità, 
Sopangi.

domenica 15 gennaio 2012

184° Post - Capacità e Esteriorizzazione.

Un saluto a chi mi legge.




Riflessione:
tutto quello che l'Uomo ha "costruito" nel Tempo, sia di ordine fisico che intellettuale, rappresenta (per la mia riflessione) l'esteriorizzazione di processi cognitivi interni alla "mente" - mente intesa nelle sue componenti psico-fisiche-emozionali.


Neuroscienze.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Le neuroscienze, di matrice prettamente chimico-fisica, studiano anatomia, biologia molecolare, fisiologia, farmacologia, genetica, immunologia, e patologia del sistema nervoso centrale, di quello periferico e di quello autonomo.

Lo studio biologico dell'encefalo è un campo interdisciplinare che coinvolge molti livelli, da quello molecolare, a quello cellulare (neuronale); dal livello di sistemi neurali relativamente piccoli, a quelli maggiori come le colonne corticali (che mediano la percezione visiva), fino ai grandi sistemi come la corteccia cerebrale e del cervelletto (cerbellum) al livello elevato del sistema nervoso nella sua totalità.

A questo livello superiore, i metodi delle neuroscienze si intrecciano con le scienze cognitive e con la filosofia della mente, generando il campo delle neuroscienze cognitive. La disciplina si sta attualmente trasformando in un campo autonomo.

Alcuni ricercatori ritengono che le neuroscienze cognitive forniscano un approccio bottom-up (dal basso, partendo cioè dai dati) per capire la mente e la coscienza, metodo che sarebbe complementare all'approccio top-down (dall'alto, cioè partendo dalla teoria) classico della psicologia più tradizionale.

Nell'ambito delle neuroscienze è da notare la disciplina della neurofilosofia che si propone di stabilire un rapporto tra queste e la filosofia al duplice scopo di rendere più chiare le risposte alle domande fondamentali della speculazione filosofica avvalendosi delle scoperte neuroscientifiche e nello stesso tempo fornire alle indagini scientifiche sulla mente strumenti speculativi più precisi che evitino confusioni linguistiche o concettuali.


Cordialità
Sopangi.

mercoledì 11 gennaio 2012

183° Post - Considerazioni in libertà.

Un saluto a chi mi legge.




Quando volessimo riferirci alle possibili cause che possono aver determinato o determinare la "nascita" di una "invenzione scientifica" nella mente del tale o talaltro Autore, una delle parole che possiamo usare per identificarne l'eventuale causa, è intuizione da intuire, guardar dentro, vedere con l'occhio della mente ecc, quale "strumento" probabile per la formulazione di una "invenzione scientifica".
Ciò che mi domando, se la mia riflessione sopra citata è ragionevole, "a cosa" può attingere l'atto dell'intuire (poiché nel nulla - nulla si trova), dove vengono presi i "materiali" per costruire nella mente dell'Autore, l'immagine di ciò che sarà poi definita "una invenzione", dal momento che "l'invenzione" secondo il suo significato così come la parola "inventare" dovrebbe voler dire - essere il primo autore di checchessia - dar la prima esistenza a cosa che non si conosceva. (da dizionario etimologico online).

Cordialità
Sopangi.

mercoledì 4 gennaio 2012

182° Post - La Specializzazione.

Un saluto a chi mi legge.




E' prima di tutto la consapevolezza di "avere" capacità creative, abilità particolari, che possono essere messe all'uso benefico di se stessi e della comunità alla quale si appartiene, che attraverso l'acquisizione e ripetizione di specifiche competenze, l'atto della specializzazione riferito alle relative "attività" ha avuto inizio -
- qualcosa di simile potrebbe essere cominciato molte migliaia di anni fa e, proseguito in molteplici "modi"  nelle varie "attività", durante tutto il "tempo storico" e, ancora oggi sia individualmente che nel suo "insieme" l'umanità pur nelle ragionevoli differenze, si "muove" attraverso la specializzazione nei vari "settori" delle innumerevoli attività a cui è possibile fare riferimento, con "l'ampliamento" della  consapevolezza del poter "fare".

Mi domando:
pur tenendo naturalmente conto delle ragionevoli differenze di carattere individuale che contraddistinguono le capacità creative di ognuno, senza nulla togliere o aggiungere e considerando l'atto della specializzazione come un "moto" libero e amorevole dell'animo umano,

quale significato evolutivo è possibile cogliere, se pensiamo all'atto della specializzazione che oggi più che mai, coinvolge così "intensamente" tutti i "campi" del conoscere e del fare?
Come e perché è nato in noi il "bisogno" della specializzazione?
Quali sentimenti fa nascere in noi l'idea della specializzazione?
La "pensiamo" come un "confine" raggiungibile di una"possibile" compiutezza?


Cordialità
Sopangi.

domenica 1 gennaio 2012

181° Post - Oltre l'acquisito.

Un saluto a chi mi legge.






A proposito di inconscio collettivo e di archetipi, C.G.Jung, nei suoi scritti, ci spiega che è dall'inconscio collettivo, che rappresenta il "serbatoio" delle esperienze umane accumulate fin dall'inizio dei tempi, che derivano gli archetipi.

Poiché le definizioni di inconscio collettivo e di archetipi sono "idee" che contribuiscono  a "formare" la nostra consapevolezza, provando a cogliere il significato di quanto spiegato, mi viene di pormi delle domande :
il "serbatoio" inizialmente come si è formato ? come e dove è stato collocato l'inizio dei tempi?
Certo è che se l'idea di un "serbatoio" che contenga le molteplici esperienze umane e quindi ciò che viene definito col nome di archetipi, non corrispondesse alla realtà dei fatti, vi sarebbe la "possibilità" di "rinnovare" la ricerca sulle "componenti" che costituiscono la natura del nostro essere, affinché pur nel rispetto dell'acquisito, la nostra "richiesta" di comprensione trovi il suo giusto coronamento.


Cordialità,
Sopangi.
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