Riflessione:
tutto quello che l'Uomo ha "costruito" nel Tempo, sia di ordine fisico che intellettuale, rappresenta (per la mia riflessione) l'esteriorizzazione di processi cognitivi interni alla "mente" - mente intesa nelle sue componenti psico-fisiche-emozionali.
Neuroscienze.
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Le neuroscienze, di matrice prettamente chimico-fisica, studiano anatomia, biologia molecolare, fisiologia, farmacologia, genetica, immunologia, e patologia del sistema nervoso centrale, di quello periferico e di quello autonomo.
Lo studio biologico dell'encefalo è un campo interdisciplinare che coinvolge molti livelli, da quello molecolare, a quello cellulare (neuronale); dal livello di sistemi neurali relativamente piccoli, a quelli maggiori come le colonne corticali (che mediano la percezione visiva), fino ai grandi sistemi come la corteccia cerebrale e del cervelletto (cerbellum) al livello elevato del sistema nervoso nella sua totalità.
A questo livello superiore, i metodi delle neuroscienze si intrecciano con le scienze cognitive e con la filosofia della mente, generando il campo delle neuroscienze cognitive. La disciplina si sta attualmente trasformando in un campo autonomo.
Alcuni ricercatori ritengono che le neuroscienze cognitive forniscano un approccio bottom-up (dal basso, partendo cioè dai dati) per capire la mente e la coscienza, metodo che sarebbe complementare all'approccio top-down (dall'alto, cioè partendo dalla teoria) classico della psicologia più tradizionale.
Nell'ambito delle neuroscienze è da notare la disciplina della neurofilosofia che si propone di stabilire un rapporto tra queste e la filosofia al duplice scopo di rendere più chiare le risposte alle domande fondamentali della speculazione filosofica avvalendosi delle scoperte neuroscientifiche e nello stesso tempo fornire alle indagini scientifiche sulla mente strumenti speculativi più precisi che evitino confusioni linguistiche o concettuali.
Cordialità
Sopangi.
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