In questo Post, proverò ad interpretare la "funzione" dell'Osservatore, considerandola una posizione conoscitiva privilegiata, per mezzo della quale si può attingere ad un conoscere più comprensivo. L'esposizione potrà sembrare un po' enigmatica, ma ciò che ho inteso comunicare è un "sapore" più che un concetto.
L'Osservatore.
Vi è un "atteggiamento" che può produrre se ben compreso nella sua funzionalità, benefici alla Persona che ne stabilisca intelligentemente il significato operativo, tale atteggiamento è quello dell'Osservatore.
L'atto dell'osservare segue di un "istante" l'iniziale affiorare della Consapevolezza e precede di un "istante" l'interpretazione analitica di ciò che stiamo osservando, nell'atto dell'osservare che una volta acquisito sarà parte integrante delle proprie funzionalità conoscitive sempre ed ovunque e nei confronti di qualsiasi "oggetto" interno o esterno a noi, si determina un "diretto" contatto comunicativo fra l'osservatore e l'osservato, che consente di "creare" quell'atmosfera sintonica nella quale lo scambio concettuale e/o emozionale potrà produrre benefici effetti.
L'Osservatore è un "atteggiamento" che possiamo acquisire e rafforzare, evidenziandone a noi stessi il "valore" della sua funzionalità attraverso una consapevole sperimentazione.
L'Osservatore precede il "proprio" giudizio interpretativo, è "viva" attenzione, è libertà rispettosa di analisi vitale, è intelligente considerazione, è capacità integrativa ed inclusiva.
Cordialità,
Sopangi.
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