martedì 18 ottobre 2011

165° Post - Guida Pratica Popolare

Un saluto a chi mi legge.


Il giorno 15 Ottobre 2011 con il Giornale La Nazione di Firenze, fu dato ai lettori un Libretto  in omaggio il cui Titolo è LA NUOVA CAPITALE - Guida Pratica Popolare di Firenze ad uso specialmente degl'Impiegati, Negozianti, delle Madri di famiglia, e di tutti coloro i quali stanno per trasferirsi.
In occasione del trasferimento della Capitale d'Italia da Torino a Firenze, fu pensato di stampare questo Libretto ad uso e consumo di tutti coloro (e sarebbero stati molti, alcune migliaia di cittadini) che per vari motivi si sarebbero trasferiti a Firenze, per agevolarne la conoscenza degli usi e costumi e per facilitarne quindi l'inserimento con il Popolo fiorentino. La data riportata dal Libretto è TORINO,1865 - Tipografia Letteraria - Piazza S. Carlo, 10. 
Ho pensato di riportarne un brano iniziale, e ringrazio La Nazione di Firenze  La Regione Toscana e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze che ne hanno realizzata la divulgazione.

Il Libretto inizia con una introduzione pagine 3, 4, 5, 6, dove i Compilatori spiegano  ai Lettori quelli che saranno i contenuti di ciò che andranno a leggere, la data riportata è 5 Aprile 1865.
Passo al Capitolo I pag, 7 e 8
Firenze a volo d'uccello.
Panorama. - La categoria de' lettori, ai quali specialmente s'indirizza questa Guida, ci porge il destro, per dare una idea complessa e più facile dell'aspetto e della giacitura di Firenze,di usare come termine di confronto la città di Torino.
Se il lettore richiamandosi alla mente la configurazione di Torino, sostituisca l'Arno al Po, ai colli d'oltre Po, le colline che s'elevano sulla riva sinistra dell'Arno; e, dal lato opposto, invece delle vette delle Alpi, ponga, a minor distanza, i dossi e le creste dell'Appennino, ed a luogo delle poche case del Borgo Po, disegni un ampio quartiere, anzi una parte importante della città, avrà tracciato, in digrosso, a volo d'uccello, come suolsi dire, la figura topografica, e l'aspetto di Firenze - adagiata nella fertile valle che vi forma il quarto bacino dell'Arno, quasi tramezzata da questo fiume, difesa da una verdeggiante e fiorita cortina di colli, sui quali s'arrampica e s'innoltra con i suoi palagi, le mura, ed i lussureggianti giardini di Boboli.
La seconda impressione che riceve il forestiero in Firenze può variare a misura de' gusti, delle abitudini, delle prevenzioni; ma la prima è indubitatamente quella di una grande e simpatica città la quale attrae e seduce a prima giunta non solo per la meravigliosa bellezza de' monumenti che racchiude e delle opere d'arte, per le gloriose memorie che ad ogni mutar di passo richiamano in folla i suoi palagi e le sue vie, ma per la pittoresca ed incantevole sua situazione, per lo splendore e la mitezza del cielo, e, più di tutto, per una spiccante ed elegante armonia, che è nel suo insieme come in ogni sua parte; una giusta e perfetta intonazione - direbbe un artista - che è in ogni cosa; la quale accarezza e si cattiva subitamente l'animo e gli occhi del forestiero.
E' codesto il carattere, l'effetto più brillante - e più durevole - della vista e visita di Firenze; com'è pure la ragion principale - quand'anche non avvertita - per cui quella città guadagnasi la simpatia di chi la prima volta la vede e vi dimora.

Qui termino la trascrizione  del Capitolo I - Firenze a volo d'uccello - di cui ho riportato solo le pagine 7 e 8, ma che continua fino alla pagina 13, del Libretto composto di 52 pagine suddiviso in X Capitoli e con la Pianta della Città, il costo di allora, fissato in 80 Centesimi.
Elenco dei Capitoli successivi:
II. Usi e costumi     III. Abitazioni    IV. Economia domestica
           V. Per gli scapoli.   VI. Vetture pubbliche.   
           VII. Passeggiate e dintorni.   VIII. Scuole.  
                       IX. Teatri. X. Note.

Cordialità
Sopangi.

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