Penso "utile" considerare che l'atteggiamento di sottomissione (deficienza di ragionevole discriminazione) voluto nel "tempo" come modello educativo, non debba trovare nell'oggi, approvazione, poiché a mio avviso, può rappresentare di fatto, terreno fertile per i "professionisti" della manipolazione.
Il giudizio "altrui" nei confronti del proprio fare, può essere accolto e considerato, ma non assunto come "guida" indicatore, quando contrasti con il proprio intimo sentire.
Cordialità,
Sopangi.
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