Preciso che ciò che sottoporrò alla tua attenzione contiene in sè domande e riflessioni sintetiche, passibili per come sono formulate di correzioni ed approfondimenti, anche perchè questo è in parte il senso dei miei scritti (leggi il mio primo Post) e che sono nate su letture relative ad un argomento in particolare, l'uso delle Piante in ambito religioso nelle varie Culture umane, dalle più antiche a memoria d'uomo, alle medievali e rinascimentali per giungere alle Culture più recenti.
Il Regno vegetale ed in particolare le Piante alimentari con le loro caratteristiche e particolarità sono così importanti che sono state da molto tempo al centro dell'attenzione dell'Uomo, molto probabilmente da quando ha iniziato a conoscerle con le prime esperienze di coltivazione e raccolta che le documentazioni varie, collocano molto lontano nel tempo.
Naturalmente esiste sul mondo delle Piante collegate alla vita dell'Uomo, una vasta rete di Pubblicazioni ben scritte e documentate che chiunque voglia può consultare e approfondire se già non conosce.
Posso così passare al punto specifico delle mie domande-riflessioni.
Come è stato percepito nel Tempo e come è percepito oggi il Mondo dello Spirito ?
Nelle antiche Culture, le fonti storiche documentano che in "ambiti religiosi" potevano essere usate particolari "Piante" che potevano favorire l'esperienza del Mondo Spirituale.
Queste "esperienze" spirituali mi fanno riflettere sul fatto importante che quanto veniva sperimentato fosse "distinto" dal Mondo fisico normalmente percepito.
Allora mi domando : le visioni-esperienze indotte da queste "Piante" - i Mondi visti, così come i vari Personaggi che nè facevano o che nè fanno parte da dove traggono la loro origine e sostegno ?
Poichè sembra evidente alle conoscenze attuali che certe "Piante" rappresentano solo un tramite un modificatore di stati di coscienza diversi dall'ordinario per mezzo delle loro componenti chimiche ( consideriamo che nelle precedenti Culture, ma ancora oggi in particolari ambiti, si nominano queste "Piante" con particolari personificazioni) mi domando se questi stati "modificati" di coscienza siano regolamentati da leggi identificabili come è nel Mondo fisico normalmente percepito. Poichè l'alterazione di stati di coscienza è un fatto scientificamente sperimentabile, questo a mio avviso presuppone una continuità di stato (appartenendo il tutto, uomini animali, piante, minerali, al Mondo manifestato nella sua globalità) e non una separazione, anche se la nostra esperienza ordinaria dà l'impressione che così non sia.
Tutto ciò che è Manifestato a qualunque ordine e grado di Materia appartenga, deve avere la sua Ragione di Essere e per tale Ragione, l'Uomo può investigare. ( Le scoperte Scientifiche che si succedono nel tempo a mio avviso anche questo dimostrano, la possibilità data all'Uomo di "investigare" tutti i suoi "Perchè").
Quale è il significato della esperienza sensoriale e quale è il significato della esperienza trascendente ?
Il "valore" delle diverse esperienze deve escludere l'una dall'altra?
Possiamo vederci casualità e reciprocità nei diversi stati di coscienza sperimentati e sperimentabili ?
La nostra "visione" della vita è ancora parziale?
Una folata di vento, la causa della sua origine e moto non è percepibile ai miei sensi, ma lo Studio e la Conoscenza scientifica, danno soluzione alla domanda, mentre alla mia "Fantasia" ne rimane aperta l'interpretazione.
Cordialità
Sopangi.
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